L’Ue si prepara a congelare i beni di Putin e Lavrov: le ultime sanzioni contro la Russia

25.02.2022

L'Unione europea sta finalizzando le sanzioni contro Mosca per l'invasione dell'Ucraina: un pacchetto «massiccio» come è stato definito dai vertici Ue, che si va aggiungere alle misure adottate il 23 febbraio scorso.
L'Ue - secondo quanto riportato dal Financial Times, che cita quattro fonti informate sul tema - dovrebbe includere nel pacchetto anche il congelamento degli asset europei del presidente russo Vladimir Putin e del ministro degli Esteri Serghei Lavrov. Secondo più fonti la decisione sarà presa dai ministri degli Esteri che venerdì pomeriggio si riuniscono in un consiglio straordinario per approvare il secondo pacchetto di sanzioni. Lo ha confermato l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell, entrando al Consiglio Affari esteri. «Se non ci sono sorpresa, se non ci sono obiezioni, sì, Putin e Lavrov saranno nella lista», ha detto Borrell ricordando che serve l'unanimità: «Io sono molto a favore ma decide il Consiglio. L'accordo sarà finalizzato oggi. È una pressione eccessiva per loro? Non è un mio problema. E sicuramente se l'invasione continua queste sanzioni non basteranno».
Cinque le aree interessate, come anticipato dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen giovedì notte al termine del Consiglio europeo straordinario. «Il pacchetto di sanzioni massicce e mirate approvato stasera dai leader europei - ha detto - avrà il massimo impatto sull'economia russa e sull'élite politica. Si basa su cinque pilastri: il settore finanziario, energetico, i trasporti, i controlli sulle esportazioni e il divieto di finanziamento delle esportazioni e la politica dei visti». Vediamo nel dettaglio.

Settore Finanziario

Il divieto di rifinanziamento, ovvero il divieto di emettere prestiti o bonds sul mercato europeo, viene esteso ad Alfa Bank e Otkiritie. Vengono incluse anche società a controllo pubblico, in particolare utility e autostrade (Almaz-Antey, Kamaz, Novorossiysk Commercial Sea Port, Rostec, Russian Railways, JSC PO Sevmash, Sovcomflot, United Shipbuilding Corporation). È prevista però una clausola di 45 giorni per permettere l'esecuzione dei contratti già stipulati. Le banche europee non potranno concedere prestiti e crediti alle società sanzionate. Inoltre non potranno più accettare deposito sopra i 100 mila euro da persone fisiche o giuridiche con cittadinanza russa o residenti in Russia. Non sarà loro concesso di investire in titoli azionari europei.

Settore energetico

È vietato il trasferimento di beni e tecnologie utili per la raffinazione del petrolio. Si tratta di tecnologie non facili da sostituire per la Russia nel breve e medio termine che permettono alle raffinerie di ridurre le emissioni. Questo avrà un impatto sull'import di petrolio in Europa perché deve rispettare determinati standard. Von der Leyen ha ricordato che la raffinazione del petrolio Russia ha garantito alla Russia entrate per 24 miliardi nel 2019. Viene anche vietato l'uso di fondi pubblici per investimenti e commercio con la Russia.

Controllo dell'export

Vengono allargate le misure già introdotte nel 2014 per l'annessione della Crimea da parte della Russia. Viene esteso l'embargo ai materiali e alla tecnologia dual use, cioè che può avere uso militare e civile con un impatto sui settori difesa, navale, chimico e spaziale. Sono però previste delle esenzioni, previa autorizzazione, per scopi umanitari e sanitari.

Trasporti

Viene introdotto il divieto di trasferimento di beni e tecnologie nel settore dell'aereo e spaziale, ma anche i relativi servizi di assicurazione, riparazione, assistenza tecnica e finanziaria. In pratica non potranno essere venduti aerei o loro parti alla Russia impedendo a Mosca di rinnovare la propria flotta.

Sanzioni individuali

Sarà allungata la lista di personalità russe sanzionate oltre a quelle del primo pacchetto (in tutto 555 individui e 52 entità). Vuol dire che non possono entrare nell'Ue e che i loro beni sono congelati. La nuova proposta di sanzioni comprende 73 parlamentari della Duma che hanno votato a favore del riconoscimento dell'indipendenza delle due repubbliche separatiste ucraine (338 quelli sanzionati nel primo pacchetto) , 6 membri del Consiglio di sicurezza russo e 19 componenti dell'esercito e del ministero della Difesa bielorussi che hanno facilitato l'invasione dell'Ucraina.

Accesso a Swift

L'esclusione delle banche russe dal sistema internazionale di pagamento Swift è ancora sul tavolo delle sanzioni (la Commissione Ue sta già lavorando al terzo pacchetto) ma i leader Ue hanno deciso di aspettare ad adottarlo così come il blocco delle forniture di gas per avere un'arma in caso di un'ulteriore escalation della situazione. Ci sono anche ragioni economiche profonde. Escludere le banche russe dal sistema Swift vuol dire azzerare gli scambi commerciali tra Ue e Russia oltre che bloccare il rifornimento di gas che viene pagato attraverso quel canale.

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