La Russia invade l’Ucraina e punta su Kiev. Preso aeroporto a nord della capitale

23.02.2022

È lo scenario più drammatico che si potesse osare immaginare: all'alba di giovedì 24 febbraio (le 4 in Italia), Vladimir Putin ha dichiarato guerra all'Ucraina. Ma anche al resto del mondo, che è avvertito: chiunque tenti di interferire con l'intervento militare russo subirà «conseguenze come non ne avete mai viste». Quasi in contemporanea, il primo allarme da Kiev, dove si sono sentite cinque grosse esplosioni. E poi Odessa (sud), Kharkiv (est), Mariupol a Sud del Donbass.

L'avanzata è proseguita a ritmo costante nella giornata del 24 febbraio, con la presa dell'aeroporto internazionale Antonov di Hostomel, a 35 chilometri dalla capitale. Le autorità militari ucraine dichiarano che 20 elicotteri russi hanno fatto sbarcare soldati sul territorio, in quella che sembra un'ulteriore mossa di avvicinamento a Kiev. Il consigliere del presidente Mykhaylo Podolyak ha dichiarato alle agenzie internazionali che l'obiettivo di Putin è «rimuovere i vertici» ucraini. Il sindaco della capitale ha ordinato il coprifuoco.

Invasione iniziata

La Russia sta attaccando con missili e truppe di terra. I razzi hanno colpito due unità militari ucraine nella periferia di Kiev, mentre l'esercito è già oltre i confini a nord, verso la Bielorussia, ma anche a sud ed est. Il bilancio attuale dell'attacco conta almeno 40 soldati uccisi e «decine di civili» fra le vittime.

Le reazioni internazionali

Il G7 ha espresso la sua «condanna» all'attacco russo e il suo «inamovibile» appoggio a Kiev, dettando una linea seguita da tutti i paesi occidentali. Da Washington, il presidente Joe Biden parla di un «attacco non provocato e non giustificato», per il quale gli Stati Uniti e i loro alleati «chiederanno conto alla Russia».Il presidente Usa parlerà alle 18:30, ora italiana.

«Queste sono tra le ore più oscure per l'Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale - ha detto l'alto Rappresentante per la politica estera della Ue, Josep Borrell - Una grande potenza nucleare ha attaccato un Paese vicino e minaccia rappresaglie contro qualsiasi altro Paese che possa venire in suo aiuto». Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha criticato il «grave oltraggio alla pace e alla stabilità in Europa», preannunciando che i Paesi europei risponderanno «senza debolezza», con «determinazione e unità».

La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha spiegato che «tutti gli stati frontalieri hanno dei piani per accogliere immediatamente i rifugiati dell'Ucraina», promettendo ulteriori aiuti economici a Kiev.

Di tutt'altro tono la reazione della Cina. Pechino «sta seguendo da vicino la situazione in Ucraina» ha detto una portavoce del ministro degli Esteri, senza sbilanciarsi però su una condanna dell'attacco di Mosca. A dare il suo sostegno militare, invece, è la Bielorussia. Il leader Alexander Lukashenko, citato dall'agenzia di stampa statale Belta, ha ribadito che al momento «le nostre truppe non ci sono», ma «se è necessario, se è necessario per la Bielorussia e la Russia, ci saranno».

Città sotto attacco. Kiev rompe rapporti diplomatici con Mosca

Complessivamente, le città sotto attacco della Russia sono ora sette: la capitale Kiev, Kharkiv (est), Ivano-Frankivsk (ovest), Kramatorsk (est), Dnipro (est), Odessa (sud) e Mariupol (sudest). Le truppe russe sarebbero entrate fisicamente a Kharkiv e ora avanzano verso la capitale, Kiev. Il bilancio delle vittime sta lievitando di ora in ora, mentre il presidente Zelensky invita a «donare sangue» ai militari già feriti. Kiev ha rotto ufficialmente le relazioni diplomatiche con la Russia. «Elimineremo le sanzioni contro tutti i cittadini ucraini - ha aggiunto - Il Consiglio di Sicurezza dell'Ucraina ha deciso di togliere le sanzioni a chiunque sia in grado di imbracciare le armi in difesa del nostro Paese».

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